Ho ricevuto moltissime mail che mi hanno chiesto di trattare il tema del vaginismo. In un precedente articolo ho spiegato il concetto di vaginismo; in questo, però, vorrei parlare di come si cura a livello psicologico.
ELEMENTO PRINCIPALE: ESCLUDERE CAUSE ORGANICHE
Per prima cosa è necessario indirizzare la paziente ad un ginecologo che possa escludere qualsiasi causa organica del vaginismo (infiammazioni o malformazioni dell’apparato sessuale). Una volta appurato che le cause del disturbo sono psicogene, si può iniziare il trattamento che coinvolgerà la paziente e la coppia. Il principale obiettivo dell’intervento psicologico è quello di ridurre l’ansia associata al rapporto sessuale, in modo da eliminare la contrazione muscolare che impedisce la penetrazione.
Nel corso della terapia si farà ricorso a specifiche tecniche quali:
Training autogeno. Un’altra cosa importante è aiutare la donna con una terapia di rilassamento che favorisca il controllo dello stato ansioso durante il rapporto. Oltre al training autogeno si possono fornire visualizzazioni (o fantasie guidate)che aiutino la donna a rilassare i muscoli pelvici, come ad esempio immaginare la propria vagina come una rosa che lentamente sboccia, si apre e diventa un bel fiore.
Esercizi di Kegel. Un ulteriore aiuto da fornire alla donna è l’apprendimento degli esercizi di Kegel, che regolano i muscoli pelvici. Si comincia individuando i muscoli paravaginali, indicando alla paziente come ‘sentirli’ (stringendo la muscolatura per trattenersi dall’urinare). Gli esercizi vanno fatti quattro o cinque volte al giorno. In un esercizio i muscoli vaginali devono essere contratti (si deve contare fino a tre e poi rilasciarli); un altro esercizio consiste nel contrarre e rilasciare rapidamente i muscoli, un altro nel cercare di ‘buttarli in fuori’ o di contrarli come per buttare fuori qualcosa dalla vagina.
Autostima e Pensiero positivo. Occorre lavorare anche sull’autostima e sullo stile del pensiero della paziente: è inutile portare avanti la terapia se la donna tende al pessimismo, non ha fiducia nei propri successi, soffre di ansia anticipatoria che induce pensieri negativi. La donna deve concentrarsi sulle cose positive che le accadono durante la giornata e sottolineare tutti i successi personali, anche nelle piccole cose.
Comunicazione all’interno della coppia. Quando la donna comincia a sentirsi abbastanza sicura di sé si procede al trasferimento delle acquisizioni raggiunte dalla dimensione personale a quella di coppia. Va anzitutto favorita la comunicazione fra coniugi sui temi della sessualità, in modo che entrambi siano consapevoli di ciò che più soddisfa ciascun membro della coppia nel rapporto sessuale, dei suoi desideri e dei suoi bisogni. Vanno stabilite delle attività gratificanti da fare insieme ed ognuno dei partners può richiedere all’altro dei comportamenti affettuosi e delle attenzioni particolari, che non riguardino la vita sessuale.
Questo trattamento dura in genere da 6 a 12 mesi.
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