Chi ne soffre è tormentato dalla insistente preoccupazione di potersi sporcare o contaminare entrando in contatto con sostanze di vario tipo, quali: escrementi, secrezioni del corpo, sporcizia, sostanze chimiche, siringhe, carne cruda, saponi, solventi, detersivi, ecc.. La contaminazione può essere anche da sporco di natura sociale (es. il tossicodipendente, l’anziano o il barbone) o metafisica (es. il male, il diavolo, le negatività). In molti casi non c’è un vero e proprio timore di malattia, ma un forte disgusto all’idea di entrare in contatto con queste sostanze. La persona, quindi, si sente costretta ad evitare una serie infinita di luoghi: bagni e giardini pubblici, cassonetti dell’immondizia, supermercati, stazioni ferroviarie, ospedali, ecc., tutto ciò al fine di evitare di provare la sensazione di contaminazione. Quando, invece, entra in contatto, o semplicemente pensa di essere entrato in contatto, con una delle sostanze contaminanti mette in atto una serie di rituali di lavaggio, pulizia e sterilizzazione ripetuti e particolareggiati (compulsioni) al fine di attutire la sensazione di contaminazione ed il disagio ad essa connesso. Tali rituali possono durare pochi minuti o arrivare ad occupare molte ore all’interno della giornata. Fonte: Terzocentro.it Chiama il: 3288848414 INVIA SUBITO UN MESSAGGIO WHATSAPP LEGGI IL CURRICULUM DEL DOTT. Read more…
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Training autogeno e musica rilassante contro l’ansia, stress, attacchi di panico. Studio di psicologia e psicoterapia – Psicologo Acerra, Caivano, Casalnuovo, Marigliano, Pomigliano, Mariglianella, Frattamaggiore, Maddaloni, Cancello, Crispano, Orta di Atella
Chi di noi non conosce qualcuno che soffra di colon irritabile, ovvero quel distrurbo accompagnato da fastidiosi dolori addominali. Secondo i dati epidemiologici, ne soffre almeno il 20% della popolazione italiana. L’irritazione del colon può dipendere da problemi neurovegetativi, ma nella maggior parte dei casi, è causata da infezioni batteriche oppure da una cattiva alimentazione. Ora una nuova ricerca fa luce su un altro aspetto che potrebbe avere un ruolo centrale sia nella diagnosi che nella cura di questo disturbo: la componente psicologica. Sembra, infatti, che la sindrome del colon irritabile (Ibs) sia fortemente associata al disturbo d’ansia generalizzato (Gad) e trattare il disturbo mentale, spesso non diagnosticato, può migliorare la qualità di vita del paziente. Lo dimostra, per la prima volta, uno studio condotto mediante un’indagine telefonica randomizzata. Le domande miravano a valutare la prevalenza, la comorbidità e il rischio correlato alla sindrome del colon irritabile e all’ansia generalizzata secondo metodi diagnostici standardizzati. L’intervista è stata portata a termine da 2005 partecipanti. La prevalenza dell’Ibs e della Gad è risultata rispettivamente di 5,4% e 4%; in particolare, la Gad è apparsa cinque volte più frequente tra gli Ibs-positivi rispetto agli Ibs-negativi, mentre la Ibs è risultata 4,7 volte più Read more…
Gli attacchi di panico sono crisi d’ansia molto acuta che si presentano con sintomi precisi: riconoscere gli attacchi di panico è il primo passo per la loro cura Il disturbo da attacchi di panico Il disturbo da attacchi di panico (DAP) si manifesta con episodi molto intensi di ansia, della durata di 15-30 minuti di estrema apprensione e forte disagio. Gli attacchi di panico vengono quindi vissuti come assalti improvvisi e imprevedibili di angoscia e terrore, senza che esista alcuna motivazione apparente che possa giustificare tanta paura. Gli attacchi di panico irrompono quasi sempre nelle più comuni situazioni della vita quotidiana e questo li rende ulteriormente spaventosi, poichè chi ne soffre non riesce a identificare alcuna situazione “esterna” che inneschi gli attacchi di panico. I sintomi del Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) Per giustificare una diagnosi di disturbo di attacchi di panico ccorre che le crisi siano caratterizzate dalla presenza di quattro o più dei seguenti sintomi – Difficoltà respiratorie. – Paura di morire o di impazzire. – Aumento della frequenza cardiaca e/o palpitazioni. – Sudorazione. – Dolori al petto. – Vertigini, stordimento, tremori, brividi o al contrario vampate di calore – Formicolio o intorpidimento alle mani, al viso, Read more…
Niente di nuovo sul fronte occidentale, si potrebbe dire, infatti è da anni che in molti sostengono la musicoterapia come un valido aiuto contro lo stress e la depressione al punto che si consiglia alle donne in gravidanza di ascoltare brani di classica per far bene al nascituro. La novità sta però nel fatto che l’ultimo ritrovato in fatto di brani che influenzano l’umore non fa affatto riferimento a brani datati dagli spartiti ingialliti ma si preoccupa di consigliare una vera e propria play list moderna e contemporanea perfetta per qualunque Mp3 o IPod. Il libro in questione si intitola “La tua playlist ti può cambiare la vita”, viene dall’America e porta la firma di tre luminari della psicologia: Galina Mindlin, Don Durousseau e Joseph Cardillo che definiscono la loro opera “10 modi per cui la vostra musica favorita può rivoluzionare la vostra salute, memoria, organizzazione, attenzione e molto di più”. Dunque, se vostra suocera vi ha tenute al telefono quarantacinque minuti cavillando sul menu del prossimo pranzo della domenica ciò che fa per voi è Imagine di John Lennon, che induce un senso di calma, mentre se il capo vi ha fatte trottare tutto il giorno l’ideale non è Read more…
Un App per smartphone in grado di identificare il livello di stress del soggetto e di aiutarlo in caso di livelli troppo elevati. E’ l’applicazione che sta sviluppando l’Istituto Auxologico italiano, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, nell’ambito del progetto ‘Interstress’ finanziato dall’Ue. Questo ha l’obiettivo di sviluppare e testare tecnologie avanzate per la valutazione e la gestione dello stress psicologico, mediante l’uso di biosensori indossabili e smartphone. Fonte: ANSA Chiama il: 3288848414 INVIA SUBITO UN MESSAGGIO WHATSAPP LEGGI IL CURRICULUM DEL DOTT. REGA LEGGI LE OPINIONI DEGLI ALTRI PAZIENTI PSICOLOGO – PSICOTERAPEUTA ACERRA
Ansia da prestazione frequente tra i giovani e meno giovani. Ansia da prestazione parliamone La famigerata ansia da prestazione raggiunge immancabilmente numerosi giovani e meno giovani nei loro momenti più importanti, e giunge all’improvviso e senza distinzioni. Questo deve far riflettere. Ci hanno riempito la testa e siamo stati rimpinzati di chiacchiere a bizzeffe da queste televisioni pubbliche e private e alla fine ci sono riusciti. In pratica abbiamo iniziato a fare la diagnosi da soli, senza pareri di esperti e medici e le conseguenze sono state disastrose. Per il timore e la paura vera e propria di confessare dei disturbi che potevano creare imbarazzo a noi stessi, abbiamo iniziato a leggere manuali e a cercare materiale da tutte le fonti possibili. Comprese quelle meno affidabili e alla fine il danno è stato fatto. L’ansia da prestazione ci ha preso completamente? Sbagliato, tutto sbagliato. Spesso quando facciamo la diagnosi da soli siamo portati a chiedere la cura che noi stessi abbiamo già scelto senza capire nemmeno di che malattia stavamo parlando. E di cosa stiamo parlando? Ma naturalmente dell’ansia da prestazione. In pratica ora che i medici non scrivono e dialogano più con un linguaggio difficile, incomprensibile e basato sul Read more…
In situazioni di particolare stress è necessario prendersi cura nella nostra mente e un ulteriore aiuto è possibile ottenerlo anche attraverso la fitoterapia. Si tratta di rimedi blandi, spesso utili dopo una semplice giornata pensante o molto tesa, naturalmente questi non vanno a configurarsi come aiuti contro gli attacchi di panico, l’ansia generalizzata o altre patologie a base ansiosa. Esistono numerosissimi rimedi naturali offerti dalla natura per la cura degli stati ansiosi e di stress, tra questi i più utilizzati e conosciuti sono la valeriana, la passiflora, il biancospino e l’iperico. Rientrano nelle formulazioni dei preparati naturali contro l’ansia e lo stress anche la camomilla, la melissa, il tiglio. L’efficacia reale di questi rimedi non è scientificamente provata, ma ciò non significa che non abbiano alcun effetto. Essi possono anzi rappresentare una buona alternativa alle terapie farmacologiche nei casi più lievi o possono essere associati a queste, anche nell’ottica di una graduale sostituzione dei farmaci, vista la minore incidenza di effetti collaterali. In particolare, il biancospino sembra possedere una efficace azione nel contrastare gli stati ansiosi grazie alla blanda azione sedativa sull’eccitabilità del sistema nervoso e sul battito cardiaco. Si ritiene che sia in grado di deprimere la sensazione di Read more…
La maggior parte delle forme d’ansia non necessitano di farmaci, ma sono facilmente risolvibili con una psicoterapia contro gli stati ansiogeni. Nonostante tutto, molte persone preferiscono assumere farmaci e associare ad essi la terapia psicologica, per poi sospendere la cura quando si sentono pronti ad affrontare le problematiche a cui la vita li sottopone. Un farmaco molto conosciuto è un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine, viene usato contro gli attacchi di panico e diversi disturbi da ansia. Ne attenua i sintomi (tachicardia, malessere, sudorazione), ma deve esserne evitato l’uso prolungato perché il farmaco induce dipendenza fisica e psicologica[1]. È anche usato per curare i sintomi dell’agorafobia.In situazioni di emergenza cioè durante gli attacchi di panico il farmaco assunto in dosi opportune entro 30-40 minuti può risolvere la situazione. A causa della dipendenza da Alprazolam, come per le altre benzodiazepine è importante la sospensione graduale del farmaco in modo da portare, entro due settimane, alla completa sospensione. La tolleranza (bisogno di aumentare la dose per sentire gli effetti della sostanza) sopravviene dopo lunghi trattamenti. Risulta avere una emivita valutabile in 12-15 ore Chiama il: 3288848414 INVIA SUBITO UN MESSAGGIO WHATSAPP LEGGI IL CURRICULUM DEL DOTT. REGA LEGGI LE OPINIONI DEGLI ALTRI Read more…