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La bugia può essere stata una componente abbastanza frequente delle nostre conversazioni nel corso della vita. Una bugia detta per evitare un incontro, un’interrogazione, o qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto creare delle responsabilità per noi. Esistono però persone che del raccontare bugie ne hanno fatto uno stile di vita. La bugia è il loro ordinario reale, un’abitudine tossica che influenza i rapporti sociali, sentimentali o lavorativi. Esistono due tipologie di bugiardo. Il bugiardo compulsivo mente solo e soltanto per abitudine, non ha un fine ben preciso né un intento manipolativo. Per il bugiardo compulsivo dire la verità diventa un’impresa, e raccontarsi e raccontare bugie – oltre a diventare il suo reale – lo fa stare semplicemente meglio rispetto a quanto potrebbe sentirsi dicendo la verità. Il bugiardo patologico invece è colui che mente per ottenere qualcosa, il suo è un mentire manipolativo che lo rende insensibile alle conseguenze emotive e comportamentali che il suo atteggiamento può avere sugli altri. Il primo passo da compiere per allontanarsi da quest’abitudine è iniziare a cercare dentro di sè la “consapevolezza”. Rendersi conto di avere un problema a cui far fronte per poter migliorare diversi aspetti della propria vita. La bugia conquista il Read more…