L’ansia di oggi è figlia della prestazione che non ci mette nella condizione di godere di nulla, non ci da neanche il tempo di fermarsi e dedicarsi un momento per un colloquio dallo psicologo! “Il vero viaggiatore sa bene che il viaggio è importante quanto la meta. Anzi spesso di più, perché esso è movimento, trasformazione, conoscenza. Tuttavia egli, raggiunta la meta, sa come goderla; la vive, e poi, quando vuole, riparte verso un’altra meta. Un discorso che dovrebbe esser valido anche per il grande viaggio che è la vita di ognuno; purtroppo non è così e l ‘ ansia è qui a confermarlo.” Più mete, più ansia! Nell’odierna cultura della prestazione ogni volta che si è raggiunto un “traguardo” (un risultato professionale, uno stato sociale o familiare, un acquisto desiderato…), non si riesce a goderlo e ad apprezzarlo perché subito la mente è pronta a produrre un altro limite da superare, e poi un altro ancora. In questo turbine siamo puntualmente assaliti dall’ ansia: se in superficie sembriamo molto attivi e dinamici, nel profondo sappiamo che la vita vera non si muove di un passo e l’ ansia puntualmente ce lo ricorda. Quando non viviamo il presente diamo un assist all’ansia! Read more…