TECNOLOGIE DIDATTICHE E LUDICHE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE

TECNOLOGIE DIDATTICHE E LUDICHE PER PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE DI SOGGETTI CON DEFICIT COGNITIVI ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE

Veicolare contenuti educativi e creare nuove forme di socializzazione attraverso l’uso di giochi tecnologici interattivi. Questo è lo scopo del  progetto di ricerca presentato in questo scritto e che mira ad utilizzare le moderne tecnologie di gioco di tipo “playware”.  Per playware si intendono giochi che prevedono l’uso di tecnologie pervasive (robot e sensori sparsi nell’ambiente controllati da computer) volte a favorire lo sviluppo di nuovi scenari ludici dove l’utente affina contemporaneamente le abilità cognitive, motorie e sociali. Da una prospettiva evolutiva ed educativa, il gioco viene considerato come la modalità attraverso la quale i bambini/alunni apprendono e scoprono il mondo divertendosi. Grazie al gioco il bambino apprende: apprende quelle che sono le regole sociali, le nuove forme di socializzazione, di comunicazione interpersonale e di integrazione sociale. Attraverso il gioco il bambino sperimenta ruoli, funzioni e può agire la sua creatività. La massiccia presenza di supporti tecnologici (playstation®, nintendo®, telefonini) sta facendo in modo che il gioco, da momento di integrazione che era, sta diventando ormai momento di isolamento. Non esistono più regole sociali condivise nei giochi (come succedeva con i classici “giochi da strada” ), poiché le nuove norme ludiche sono dettate dalle competenze tecniche che il bambino possiede: se sa usare il computer, il cellulare o la playstation. Fino a pochi anni fa un soggetto svantaggiato poteva partecipare ad attività ludiche insieme ai compagni normodotati, poiché i giochi effettuati erano semplici e comprensibili. Oggi la prospettiva è cambiata, i bambini trascorrono il tempo libero utilizzando giocattoli tecnologicamente avanzati e difficilmente usabili da soggetti svantaggiati. Il bambino affetto da Sindrome di Down che, per esempio, si reca ad una festa di compleanno di un proprio coetaneo deve ormai, per integrarsi, possedere le competenze per poter utilizzare i più moderni videogames, oppure deve saper utilizzare i moderni sistemi di messaggistica disponibili sui telefoni cellulari o sul web (face book). Tutto ciò ha una ricaduta, tanto sul bambino normodotato, quanto sul bambino disabile che, difficilmente, riuscirà ad acquisire tali competenze e difficilmente riuscirà ad integrarsi un gruppo per portare avanti una forma di gioco condivisa con un gruppo di pari. In virtù di tale considerazione stanno nascendo sistemi di gioco definiti “Playware”, ossia sistemi hardware e software che mirano a produrre esperienze di gioco interattive e sociali attraverso l’utilizzo di tecnologie pervasive, presenti nell’ambiente reale e con le quali il giocatore interagisce durante la propria esperienza ludica (Lund, H.H., Klitbo, T. and Jessen, C.; 2005). L’attrazione della tecnologia del gioco diventa un ponte per creare relazioni sociali, allo stesso tempo il gioco esce dal monitor e pervade l’ambiente, favorendo lo sviluppo di nuovi scenari ludici che possano incoraggiare insieme la crescita di abilità cognitive, motorie e sociali. Tenendo conto di queste importanti considerazioni si potrebbero utilizzare queste moderne tecnologie all’interno del contesto scolastico, utilizzando tali apparti come attraente momento di socializzazione e di apprendimento, con lo scopo ultimo di favorire l’integrazione di un soggetto disabile all’interno del gruppo classe.

«Smeralda Rsa», per gli anziani esercizi di memoria

la Nuova Sardegna — 12 giugno 2010   pagina 03   sezione: OLBIA

PADRU. Gli anziani potrebbero mantenere la loro efficienza psicologica e migliorare la qualità della propria vita attraverso l’allenamento mentale? È la domanda a cui sta cercando di rispondere la Smeralda Rsa che ha recentemente avviato una nuova ricerca in ambito neuro-psicologico per aiutare i propri pazienti a tenere allenate, attraverso esercizi quotidiani di attivazione mentale, le abilità cognitive: memoria a breve e a lungo termine, scrittura, calcolo semplice e linguaggio strutturato. La sperimentazione è frutto della collaborazione attivata tra gli esperti interni alla Rsa e Angelo Rega, psicologo sperimentale del Laboratorio di cognizione naturale e artificiale del Dipartimento di scienze relazionali dell’Università Federico II di Napoli. «Da anni – spiega l’amministratore della residenza sanitaria assistenziale padrese, Giuseppe Casillo – si pensa che una ginnastica mentale mirata, volta al mantenimento delle funzioni cognitive nel tempo, possa contribuire a una minore degenerazione di tali funzioni e, nel contempo, garantire un’efficienza intellettiva». Ipotesi avvalorata dai risultati ottenuti da numerosi corsi e studi, i quali hanno, però, anche dimostrato che gli esercizi mentali sono efficaci se fatti in maniera continuativa e costante. Da qui, la decisione della Smeralda di indagare su questi nuovi trattamenti «che – sottolinea Casillo – potrebbero garantire agli ospiti della struttura una migliore percezione del “funzionamento” della propria persona e della qualità della vita in generale».  Attraverso una “ginnastica mentale”, dunque, gli ospiti della Smeralda saranno aiutati a ricordare, calcolare, leggere e scrivere. Le nuove tecnologie giocheranno un ruolo fondamentale nei trattamenti: verrà infatti sperimentato l’utilizzo di particolari software per il potenziamento cognitivo che, con l’impiego dei computer, alleneranno la mente dei pazienti, terranno traccia delle loro prestazioni e renderanno gli esercizi più interessanti. (t.s.)

Convegno: L’Ausilio nel progetto riabilitativo della persona disabile

L’obiettivo principale di questo convegno vuole essere quello di promuovere ed ampliare la cultura dell’ausilio e dell’autonomia nell’ambito riabilitativo, stimolando la ricerca di soluzioni sempre più rispondenti ai reali bisogni delle persone con disabilità.
Nel corso delle tre giornate saranno affrontati vari temi: informazione e normativa, postura e mobilità, accessibilità e fruibilità ambientale, sport e turismo, metodologie e strumenti di intervento, formazione e aggiornamento.
Uno spazio particolare sarà dedicato inoltre allo scambio e al confronto di esperienze significative, nell’intento di creare un dialogo tra le varie figure professionali ed un proficuo collegamento tra le realtà che operano nel settore.

http://www.ausilidisabili.convegno2008.it/