DISABILI: A BOLOGNA CON “HANDIMATICA” LE NUOVE TECNOLOGIE

(AGI) – Bologna, 21 nov. – Software che rendono possibile scrivere, comunicare e navigare in internet attraverso il movimento degli occhi. Robot per permettere ai bambini con disabilita’ fisiche o cognitive di giocare in compagnia. E poi lavagne multimediali e altri ausili informatici per gli studenti con difficolta’ di apprendimento, nuovi servizi di telemedicina e sistemi di domotica per rendere accessibile la vita in casa. Dall’infanzia alla terza eta’, passando per la scuola, il lavoro e il tempo libero, la tecnologia puo’ aiutare a vivere meglio. Per presentare i programmi e gli strumenti piu’ innovativi, ma anche per dare un assaggio delle tecnologie del futuro, da giovedi’ 27 a sabato 29 novembre 2008 il Palazzo dei Congressi di Bologna ospitera’ la settima edizione di HANDImatica, la piu’ grande mostra-convegno nazionale sulle tecnologie per la disabilita’ . Organizzata dalla Fondazione Asphi onlus sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, la mostra-convegno e’ dedicata quest’anno alle “Tecnologie per la qualita’ della vita” e in particolare all’adattamento dell’ambiente alla persona grazie agli strumenti e ai software che possono, o potranno a breve, favorire l’integrazione delle persone disabili nelle aule scolastiche e in quelle universitarie, a lavoro e nel tempo libero. “Per gli anziani e per le persone con disabilita’ non e’ facile tenere il passo con le nuove tecnologie, soprattutto quelle informatiche e telematiche – dice Gabriele Gamberi di Asphi -. Ma l’incontro con la tecnologia puo’ contribuire a cambiare la vita, a migliorarne la qualita’. Questa e’ la scommessa che Asphi porta avanti da trent’anni con i suoi progetti di inclusione scolastica e lavorativa e che, ogni due anni, vuole condividere con il maggior numero di persone attraverso HANDImatica”. HANDImatica si presenta quest’anno ricca di novita’. L’area espositiva, innanzitutto, si amplia rispetto all’ultima edizione del 2006, accoglie i nuovi settori della domotica e della robotica e si struttura in percorsi in modo da rendere piu’ semplice e interessante la visita. Con nuovi spazi di partecipazione e un fitto programma di laboratori, si moltiplicano poi le opportunita’ di sperimentare in prima persona le tecnologie che HANDImatica porta a Bologna. Per informare, formare e diffondere la cultura dell’accessibilita’, durante le tre giornate della manifestazione non mancano convegni di respiro nazionale, seminari di approfondimento, workshop e laboratori tematici. Gli appuntamenti, articolati secondo tre principali aree di interesse (l’esperienza, la tecnologia e la partecipazione), vedranno la partecipazione di oltre 250 esperti nazionali e internazionali e saranno anche l’occasione per conoscere i prototipi e i piu’ innovativi progetti di ricerca oggi in via di sviluppo. La giornata d’apertura, quella di giovedi’ 27 novembre, ha per tema le esperienze e le buone pratiche di inclusione nella scuola, nei posti di lavoro e negli spazi domestici. La seconda giornata fa il punto sulle opportunita’ offerte dalle nuove tecnologie: argomenti come il “mobile-worker”, le comunicazioni wireless, la scuola digitale, la domotica, la robotica. Sabato 29 novembre, ultima giornata di HANDImatica, e’ dedicato al tema della partecipazione: le tecnologie offrono alle persone con disabilita’ nuove opportunita’ per vivere il tempo libero, dedicarsi all’arte, praticare sport. (AGI)

Mir

Design dell’interazione.

Creare applicazioni intelligenti e dispositivi ingegnosi con l’interaction design di Saffer Dan.

Testo introduttivo e completo sul design dell’interazione, una disciplina relativamente nuova nel vasto mondo del design. Il testo fornisce una panoramica dell’ampio spettro di tematiche che entrano in gioco nel design dell’interazione, senza concentrarsi su un particolare sistema, ma prendendo in considerazione Web, applicazioni software, dispositivi e servizi. Ricco di suggerimenti, di esempi tratti dal mondo reale e di interessanti interviste ai guru del settore, il testo costituisce il primo libro sull’argomento scritto non da un informatico ma da un autore di riferimento nel mondo del design.

Gli atleti disabili correranno più veloce di quelli normali”

BERGAMO

«Tra vent’anni la tecnologia sarà in grado di far correre gli atleti disabili più velocemente di quelli normali». Ne è convinto Hugh Herr, docente del Dipartimento di Tecnologia e Salute del Mit di Boston, che da anni segue la carriera sportiva di Oscar Pistorius. Questa mattina Herr e l’atleta sudafricano che corre con le protesi hanno partecipato alla giornata conclusiva di Bergamo Scienza. A margine della conferenza sul tema “Protesi per vivere e per correre!”, Pistorius è tornato a parlare della sua battaglia per partecipare alle competizioni sportive ufficiali, ma anche di come scienza e tecnologia rappresentino un’opportunità per le persone disabili di avere un futuro meno “diverso”.

«Credo che i progressi della tecnologia permetteranno presto a chiunque di correre senza articolazioni», ha affermato l’atleta sudafricano. «In futuro – ha aggiunto – ogni differenza potrà essere eliminata e ognuno potrà disporre di protesi che imitino qualsiasi parte del corpo umano. Spero di vedere una riduzione sempre più massiccia di persone disabili e sempre più esempi di tecnologia applicata alla disabilità.«Il mio scopo – ha concluso Pistorius – è di aumentare la consapevolezza della gente in merito a queste problematiche. Penso di avere una grande possibilità per dimostrare che la tecnologia svolge un ruolo importante quando si parla di disabilita».Oltre alle protesi utilizzate da Pistorius nelle gare agonistiche, Hugh Herr sta lavorando alla realizzazione di nuove protesi bioniche attrezzate con chip collegati al cervello: «Il sogno del mondo è quello di sconfiggere la disabilità – ha detto – e in questo senso, la tecnologia può rendere il corpo umano molto più forte». Prima della conferenza di Bergamo Scienza, Oscar Pistorius ha salutato i partecipanti alla decima edizione della Maratona di Bergamo, che si è svolta questa mattina in città, e ha ricevuto una targa di saluto da parte del sindaco Roberto Bruni. https://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=1000&ID_sezione=243&sezione=News

A Multisensory Environment Design for an Interface between Autistic and Typical Expressiveness

Project Co-ordination

Chris Creed, Paul Newland, Simon Kunath

The aim of this project is to design, produce, build and validate an intelligent, immersive, multisensory, interactive environment that reacts to the unique user, and allows that user to create expressions of their own sensory experience: creations which can be replayed and communicated to others. This environment will be a transportable one.

Contract No. – IST-2000-26307
Project Cost – 2,054,829 Euro
European Commission Contribution – 1,659,893 Euro

Start Date – 1st September 2001
Duration – 30 months

The MEDIATE Project gratefully acknowledges the financial support of The European Commission

MEDIATE is funded under the FP5 / IST / Systems and Services for the Citizen / Persons with special needs (including the elderly and the disabled).

Assistive Technologies 2: ‘Disability Arts’ and Special User Interfaces

The image of the ideal care setting today is one that nurtures physical, social, and creative activity—incorporating arts such as music, dance, and painting as beneficial agents for sustaining health… We are building care settings that are spacially generous and offer services that motivate activity, companionship, and the will to enjoy.” —  Elizabeth Brawley, Design Innovations for Aging and Alzheimer’s.

[youtube Zj2QoLhfwew]

Related Site 1

Related Site 2

I2-NEXT A Framework for Virtual Reality with Reality-Based User Interface

A Framework for Virtual Reality with Tangible Augmented Reality-Based User Interface I2-NEXT, which enables users to interact with virtual objects by tangible objects in immersive networked virtual environment. The primary goal of this framework is to support rapid development of immersive and interactive virtual reality systems as well as various types of user interfaces.

Related Paper