<< Tutto ciò che è intorno si anima, e se tocchi un oggetto succede qualcosa! D’un tratto l’ambiente circostante si costella di iper-oggetti la cui manipolazione può scatenare svariate reazioni ! >>
Questo è stato lo slogan che negli ultimi 4 anni ha fatto da supporto al progetto WANDBOT sviluppato in collaborazione al Dr. Massimiliano Caretti dell’ISTC-CNR e al Prof. Orazio Miglino dell’Università degli Studi di Napoli.
Nel tempo Wandbot ha trovato svariate applicazioni ed ha dimostrato la sua estrema flessibilità, tanto che, da semplice stumento da utilizzare nella pratiche di riabilitazione cognitiva, è diventato un sistema autore in grado di costruire scenari di realtà aumentata utili tanto in constesti clinico/riabilitativi, quanto in contesti di apprendimento e divulgazione scientifica.
Wanbot (negli Science Center chiamato “Robofrof”) sta lasciando la sua forma di “prototipo”, infatti, il lavoro di oggi è concentrato sulla definizione del design della periferica che permette l’interazione dell’utente con gli oggetti a lui circostanti. Tale studio di design è stato affidato al team di “Architecture and Vision” , sotto la direzione di Arturo Vittori , uno tra i designer italiani più famosi, nonchè relatore in numerosi convegni e conferenze internazionali sui temi della progettazione, dell’architettura spaziale, del trasferimento tecnologico e dell’eco sostenibilità. L’immagine del post riporta uno degli esperimenti di design realizzati dal team di Vittori. L’oggetto definitivo sarà mostrato in anteprima al pubblico durante la manifestazione scientifica italiana FESTIVAL DELLA SCIENZA 2011