L’eiaculazione precoce si è visto essere un disturbo molto frequente e frustante per gli uomini caratterizzato dal fatto che il paziente eiacula rapidamente durante un rapporto sessuale.
Alcuni hanno sostenuto che “la ragione per cui l’eiaculatore precoce non ha appreso a esercitare la continenza nell’eiaculazione stia nel fatto che egli non è consapevole delle sensazioni che preludono l’orgasmo”.
L’ansia è il principale movente di questo comportamento inconsapevole, una distrazione permanente che esprime il desiderio della persona di porre fine quanto prima a quella sensazione di ansia e inadeguatezza. Il corpo risponde a questa esigenza accelerando il processo e mettendo fine quanto prima al rapporto.
Tra le tecniche proposte per aiutare la risoluzione di questo problema vi è il sistema “stop-start”.
E’ una tecnica sessuale consigliata da molti sessuologi che ha l’obiettivo di permettere agli uomini di avere un rapporto sessuale più soddisfacente cercando soprattutto di accantonare l’ansia, che abbiamo visto essere una delle cause principali di questo disturbo .
La tecnica dello “stop and start” prevede che l’uomo assuma una posizione sdraiata sulla schiena e la donna in posizione soprastante. Quando l’uomo si sente vicino al piacere in quel momento chiede di fermarsi e si ricomincia nel momento in cui lo stimolo eiaculatorio è cessato. Questo sistema deve essere ripetuto per quattro cinque volte di seguito. Dopo aver raggiunto un buon controllo con la stimolazione manuale si procede con la penetrazione, utilizzando anche lubrificanti. Si ricomincia con la stessa tecnica utilizzata di seguito per quattro cinque volte.
Una volta portati a termine una serie di esercizi “stop-start” si ripete lo stesso procedimento nella posizione del coito laterale.
Solitamente il paziente riesce ad ottenere un buon controllo eiaculatorio durante un periodo di tempo che va dalle due alle dieci settimane ed è consigliabile che in questo periodo la coppia compia un esercizio stop-start alla settimana.
Accanto a questa tecnica vi è quella della “compressione” sostenuta da Masters e Johnson ed è molto simile al metodo stop-start con un’unica differenza: la donna invece di arrestarsi comprime il pene sempre di più fino a far perdere buona parte dell’erezione e quando questa si ripresenta riprendere.
INVIA SUBITO UN MESSAGGIO WHATSAPP
LEGGI IL CURRICULUM DEL DOTT. REGA
LEGGI LE OPINIONI DEGLI ALTRI PAZIENTI
PSICOLOGO – PSICOTERAPEUTA ACERRA